Carlo Conti Trio feat. Pietro Lussu (IT)
Sabato 30 Luglio – 21:30 – Molo Sanità
Carlo Conti – sax
Pietro Lussu – piano
Vincenzo Florio – contrabbasso
Armando Sciommeri – batteria
“La grande beffa” è il secondo lavoro del Carlo Conti Trio, prodotto da Megasound, esce in due versioni: digitale e vinile, presentato in anteprima il 12 maggio a “Il Cantiere”, alle ore 22.30 in via Gustavo Modena 92 a Roma con Special Guest Pietro Tonolo.
Si tratta di un lavoro che ha radici ben salde, alimentate da una lunga stagione di concerti e che si nutre dell’incontro con un grande virtuoso del sax: George Garzone, vivido e frizzante ospite del nuovo lavoro discografico insieme a Pietro Lussu.
Un bel disco che mantiene il feeling delle serate dal vivo e che è in grado di imporsi come slancio di libertà interiore dei pensieri. La musica de “La grande beffa” arriva all’ascoltatore come sostanza liquida, giocata e destrutturata attraverso i fiati dell’eclettico Carlo Conti sempre alle prese con l’urgenza del narrare.
Assistiamo quindi ad un movimento obliquo in cui differenti pretesti e derive sonore si intrecciano in un insieme che sa affascinare e ci fa avvertire la misura del tempo, scandita attraverso la miscela dei timbri e delle espressioni tematiche, in equilibrio scarno tra costruzione e destrutturazione armonica. Il tempo, inteso come sostanza appunto, pare essere il sostrato di questo disco e si afferma con forza esponenziale negli interludi, luoghi d’incontro e d’improvvisazione, dove regna l’intesa espressiva. A legare tutto il lavoro è la pancia del suono, le corde nodose del contrabbasso di Vincenzo Florio si combinano alle evoluzioni ritmiche di Armando Sciommeri, su cui si distendono in libertà le evoluzioni di Carlo Conti che dialogano con il consapevole spessore sonoro di Garzone. La seconda parte del disco si arricchisce dell’intensità espressiva di Pietro Lussu al piano. Il vinile contiene un tagliando con un codice che darà la possibilità di scaricare on line altri due brani registrati con Pietro Lussu al piano: “No Mainstream” e “C’era chi”.
Cinque racconti musicali, intensi e variegati, tra cui spiccano “La beffa”, “Gaviscon” e “Mani di fata”, in cui da ascoltatori ci perdiamo e già non siamo più, mentre siamo.
Ameen Saleem Acoustic 4et (Usa)
Domenica 31 Luglio – 21:30 – Piazza Commestibile
Ameen Saleem– contrabbasso
Francesco Lento– tromba
Francesco Poeti– chitarra
Bruce Cox – batteria
Il nuovo progetto in Trio di questo grande musicista ci condurrà in un universo fatto di sonorità Jazz – soul, atmosphere classiche e sonorità contemporanee, dove l’unico confine è la ricerca di quella musica che Ameen definisce “Feeling Good”. Una stella in ascesa, il bassista Ameen Saleem, definito dalla critica e dai colleghi “the first choice among the bassists”. Ameen Saleem è uno dei bassisti di maggior talento della scena jazz internazionale e non solo . Infatti, mentre l’ispirazione principale di Ameen proviene dal jazz ( Ameen è un membro del quintetto di Roy Hargrove e big band), la sua musica non può essere circoscritta in un genere particolare , ma rappresenta una fusione di stili diversi .E’ un mix perfetto di differenti influenze musicali in cui ha costruito la sua personalità artistica.Ameen ama paragonarsi ad uno Chef, che offre un gustoso e raffinato groove. Nelle sue composizioni, propone una sorta di neo jazz, dove jazz, soul e funky si fondono. A completare il trio saranno altri due musicisti americani, Justin Robinson al sax, grande talento in ascesa della scena Jazz internazionale, nato a Manhattan, e il versatile Jeremy ‘Bean’ Clemons alla batteria, musicista capace di modellare il suond di questo trio con ritmi e sonorità moderne, ponendo sempre grande rispetto nei confronti della tradizione jazzistica.
Danilo Rea "Carta Bianca" (IT)
Lunedì 01 Agosto – 21:30 – Sagrato della Chiesa di S. Francesco | costo 20€
Danilo Rea – piano
Oona Rea – voce
Francesco Ponticelli – contrabbasso
Fabio Sasso – batteria
Improvvisare su ogni tipo di repertorio. Liberarsi dalla gabbia degli accordi per arrivare alla forma libera, alla melodia pura. Nel suo ultimo lavoro “Notturno”, pubblicato in “Jazz Italiano Live”, la collana di Repubblica che porta dalla Casa del Jazz in edicola i grandi jazzisti italiani, Danilo Rea incontra i grandi compositori classici, da Mozart a Chopin, e ci racconta: “L’improvvisazione nasce in Europa, loro ne erano maestri. Il jazz ha riscoperto questa attitudine, smarrita da chi oggi interpreta rigidamente le loro partiture”.
“Carta Bianca” è il titolo che Rea ha voluto dare al concerto esclusivo di Gaeta, dove saranno l’improvvisazione e l’interplay a farla da padrone. I brani per Piano Solo si alterneranno ad altri in cui ascolteremo la voce di sua figlia Oona, presente anche nel live “Notturno”. Oltre ad Oona affiancherà il Maestro anche una sezione ritmica, composta da Fabio Sasso alla batteria e Francesco Ponticelli al contrabbasso. Danila Rea giocherà la sua “Carta Bianca” affidandosi all’ispirazione del momento, alla pura improvvisazione e riuscirà, come solo lui sa fare, a realizzare questo raffinato ed inedito dipinto musicale.
Ray Gelato & The Giants (UK)
Mercoledì 03 Agosto – 21:30 – Terrazza Borbonica. Punta dello Stendardo | costo 20€
Ray Gelato –voce, sax tenore
Daniel Marsden – tromba
Andrew Rogers – trombone
Oliver Wilby – sax tenore
Manuel Alvarez – contrabasso
Gunther Kurmayr – pianoforte
Edward Richardson – drums
Una miscela contagiosa, spettacolare, irresistibile che ha fatto la fortuna del sassofonista e cantante inglese, da tempo amatissimo non solo in patria per la sua simpatia e la sua verve, nonché per esecuzioni musicali impeccabili. Ray Gelato è più di altri colui che ha riscoperto con successo lo spirito più disincantato di tanta musica in voga negli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in un sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento. Merito anche di influenze e canzoni che vanno da Nat King Cole a Frank Sinatra, da Cole Porter a Louis Prima, da Sammy Davis Jr. a Louis Jordan, senza dimenticare capisaldi della tradizione italiana, in special modo partenopea. Nello stile e nell’estetica di Ray Gelato i riferimenti a Buscaglione, Carosone, Rabagliati e Natalino Otto sono infatti evidentissimi. Nel suo repertorio Tu vuo’ fa l’americano va quindi a braccetto con Just A Gigolo, O Marie con Everybody Loves Somebody, Carina con I Ain’t Got Nobody, That’s Amore con Just One of Those Things. Con Ray Gelato e i suoi “giganti” non c’è dunque timore di annoiarsi: d’altra parte, nel jazz arte e intrattenimento convivono in “Armonia” da sempre.
Walter Ricci, Caps & Coppola feat. Fabrizio Bosso (IT)
Giovedì 04 Agosto – 21:30 – Terrazza Borbonica. Punta dello Stendardo | costo 20€
Walter Ricci – voce
Fabrizio Bosso – tromba
Antonio Caps – hammond
Elio Coppola – batteria
Con il suo ritmo musicale, la sua creatività artistica e la sua simpatia tipicamente partenopea, Walter Ricci è considerato tra i grandi nomi della scena Jazz del momento: ad accompagnarne la voce strepitosa saranno Antonio Capasso all’organo hammond (Tiziana Ghiglioni, Mariapia De Vito) ed Elio Coppola alla batteria (Joey De Francesco, Benny Golson, Goerge Cables, Dado Moroni…).
Walter Ricci inizia ad approcciarsi alla musica Jazz sin da giovanissimo: ad appena 8 anni si diverte ad imitare alla perfezione colossi della musica quali Tony Bennett o Frank Sinatra e ad undici anni si iscrive al Conservatorio dove poi si diploma. Già a quattordici anni si esibisce nei più noti club italiani ma è l’incontro fortunato con il grande sassofonista Stefano Di Battista a segnare la sua carriera artistica. Oggi è uno degli artisti jazz più apprezzati a livello internazionale grazie alla sua padronanza vocale e timbrica che dà vita a sonorità che spaziano dal pop al jazz.
Nonostante la sua giovane età ha già collaborato con artisti di fama mondiale come “MICHAEL BUBLE’” durante una puntata di Domenica In, duetto fortemente voluto da Pippo Baudo. Si esibisce in Jazz club e Jazz Festival in tutto il mondo, dall’Alexander Platz di Roma al Dizzy’s Coca cola club di New York.
Il trio presenta un repertorio molto vasto e coinviolgente spaziando da Frank Sinatra a Michael Bublè senza tralasciare alcuni tra i pezzi più belli della musica italiana riarrangiati dal trio in chiave swing. Per l’occasione ad affiancare il gruppo ci sarà FABRIZIO BOSSO, trombettista italiano ma che ormai da anni è entrato fra le file dei musicisti di fama internazionale. Una stella del jazz grazie al “Sound” della sua tromba, riconoscibile fin dalle prime note, con la quale riesce a passare dalle più basse a quelle più acute con una facilità ed un’intensità sorprendenti.
Rick Margitza Special 4et ( USA/FR)
Venerdì 05 Agosto – 21:30 – Terrazza Borbonica. Punta dello Stendardo | costo 20€
Rick Margitza – sax
Domenico Sanna – piano
Luca Fattorini – contrabasso
Clarence Penn – batteria
Nato in una famiglia di musicisti il 24 ottobre 1961 a Detroit Michigan, ha iniziato la riproduzione di musica in tenera età. Il suo nonno paterno era uno zingaro ungherese violinista che ha iniziato l’educazione musicale di Margitza insegnandogli a suonare il violino a all’età di quattro anni. Il padre di Margitza, violista con la Detroit Symphony Orchestra ha continuato la sua formazione musicale da lui iscrivendosi nello studio di pianoforte di Mischa Kotler.
Il nonno materno, un bassista jazz con la band di Glen Miller, aveva suonato il violoncello con il famoso Charlie Parker, infatti, dopo aver ascoltato una registrazione di Parker, Rick passa al sassofono. Da allora ha studiato sassofono classico con Donald Sinta presso l’Università di Michigan, e jazz con Sonny Stitt, Gerry Niewood, Michael Brecker e David Liebman. Continua gli studi presso la Wayne State University di Detroit, la Berklee School of Music a Boston, l’Università di Miami, e si è laureato con un scapoli di musica dal Loyola University di New Orleans.
Dopo aver vissuto a New Orleans, Margitza trasferisce a New York nel 1989. Si è esibito e ha registrato con McCoy Tyner, Bobby Hutcherson, Tony Williams, Eddie Gomez, Chick Corea, Maria Schneider, Dave Douglas e Miles Davis. Ha guidato la sua band e si è esibito nei club, sale da concerto e festival in tutto il mondo. I suoi 10 album come documento guida l’evoluzione del suo modo di suonare, così come la sua crescita come compositore.
Margitza ha anche composto musica per orchestra tra cui due sinfonie e un sassofono concerto. Attualmente vive a Parigi e la sua più recente registrazione Boemia, per l’etichetta francese Nocurne. Trasferitosi a Parigi nel 2003, questo progetto è completamente diverso per stile e contenuti da qualsiasi delle sue altre registrazioni. La strumentazione varia da violini, tablas e sitar, di armoniche, le voci ed etnica chitarre. Margitza esplora le sue radici gitane per rintracciare l’origine del popolo Rom dall’India tutta l’Europa orientale.
Inoltre a Parigi, ha lavorato e registrato con il Mouin Reunion Quartet ed è stato professore di organizzazione e armonia, presso l’ex scuola americana di Musica Moderna di Parigi, che ora è chiamato IMEP (gli educatori internazionali di Parigi). Ha anche tenuto corsi di perfezionamento in tutta Europa, tra cui il Conservatorio di Parigi a Le Cité de la Musique, il Conservatorio Reale a Haag in Olanda, The Convestory di Musica di Amsterdam e L’Accademia di Helsinki in Finlandia.
Dal 2012 ha fatto parte della band di Miles Smiles che si compone di alunni Miles Davis, compresi i membri, Joey Defrancesco, Darryl Jones, Robin Ford, Larry Coryell, Omar Hakim e Wallace Roney.
Al Gaeta Jazz Festival 2016, suonerà con un super gruppo, composto da musicisti eccezionali che esalteranno magia musicale della nona edizione della manifestazione Gaetana, nella sera del 5 agosto, con Domenico Sanna al Piano, Luca Fattorini al contrabbasso e la stella Clarence Penn alla batteria, anche lui come Rick in arrivo da Parigi.
Giovanni Amato New 4et (IT)
Domenica 07 Agosto – 21:30 – Giardino adiacente Hotel Serapo
Giovanni Amato – tromba
Gianluca Figliola – chitarra
Leonardo Corradi – hammond
Marco Valeri – batteria
Compositore di notevole spessore, ottimo arrangiatore, Giovanni Amato è un musicista dotato di uno swing eccezionale unito ad uno scorrevolissimo fraseggio boppistico. Il tocco morbido e potente, la musicalità versatile e spontanea sono le sue peculiarità.
Giovanni Amato nasce a Nocera Inferiore in provincia di Salerno, dove inizia a suonare la tromba all’età di otto anni sotto la guida di suo padre, anch’egli musicista. E proprio ascoltando la sua collezione di dischi che presto si appassiona al jazz, e su questi incomincia ad improvvisarIntorno ai sedici anni entra a far parte di una jazz band importante quella del noto musicista napoletano Antonio Golino “Elbas Jazz Group” che si esibisce nei più noti club di Napoli. Intanto continua anche lo studio della musica classica, diplomandosi nell’89 al conservatorio di Salerno con il massimo dei voti.
Dal 1990 inizia per Giovanni un’intensa attività concertistica che lo introduce nei grandi circuiti Italiani ed internazionali. Numerose le collaborazioni con musicisti quali: Danilo Perez, Lee Konitz, Gary Peacoc, Steve Grossman, George Garzone, Bill Hart, Jerry Bergonzi, Tom Harrell, Peter Eskine, Tony Scott, Mike Goodrich, Ronnie Cuber, Diane Schuur, Kirk Lightsey, Vincent Herring, Randy Brecker, Avishai Cohen, Kevin Mahogany, Richard Galliano, Bob Mover, Gene Jackson, Kenny Davis, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Maurizio Gianmarco, Dado Moroni, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Antonio Faraò, Francesco Cafiso.
E’ il vincitore assoluto dell ‘ “Italian Jazz Awards 2009” (migliore artista jazz Italiano dell’anno). L’artista, con le sue formazioni, suona stabilmente nei principali jazz club, teatri e jazz festival del mondo.
Denise King 4et (FR)
Lunedì 08 Agosto – 21:30 – Corso Cavour Denise King: voce
Enrico Zanisi: piano
Daniele Sorrentino: contrabbasso
Roberto Pistolesi: batteria
Denise King è nativa di West Philadelphia, dove è nata 31 ottobre 1964. Essa può essere definita una “cantante naturale”, perché ha imparato a cantare, al di fuori di qualsiasi sistema educativo, attraverso l’ascolto di registrazioni e le performance jazz dal vivo. Considerata “in ritardo nella vita” (a 30 anni) ha iniziato la sua carriera di cantante quasi per caso, non avendo mai pianificato di diventare una cantante. Denise King è, soprattutto, una piccola donna gentile, piena di energia, buon umore e swing! Come parte di una tradizione radicata nella storia del jazz, che ha sublimato le prove della vita attraverso la sua arte in espressioni del jazz autentico. Denise King, non overplay, o utilizzare trucchi, vive pienamente le canzoni che canta.
Lei è anche una testimonianza vivente che l’Europa resta comunque, una terra promessa, soprattutto Parigi, per i musicisti americani. Questa sensazione continua quando il dinamismo del jazz negli Stati Uniti non è commisurato con ciò che è da questa parte dell’Atlantico. Mentre sorprendente, il sogno europeo per l’artista jazz rimane forte nella sua storia, e la responsabilizzazione per artista africano Américains soprattutto mentre le tensioni razziali continuano a tormentare l’America di Obama.
Al suo primo viaggio a Parigi in metà degli anni novanta, Denise King esordisce a La Villa, un club popolare a St-Germain-des-Prés per una settimana. Incontra il pianista Olivier Hutman. che dopo qualche anno, gli propone di lavorare su un progetto insieme, favorendo l’occasione per la cantante di trasferirsi definitivamente a Parigi.Una collaborazione durata sei anni e ha prodotto due registrazioni e tour in tutta Europa.
Nel mese di ottobre, ha pubblicato, Seasons of Jazz (Dot Time Records). che è una collezione di quattro mini-album (PE), che è disponibile dallo scorso novembre. Ha partecipato alla Giornata Internazionale del Jazz a Parigi il 30 aprile 2016, a Tres Honore Salon (35, place du Marché Saint Honoré).
L’8 agosto, direttamente da Parigi, inaugurerà la nuova location a Corso Cavour, del Gaeta Jazz Festival 2016, e sarà accompagnata da artisti italiani super premiati, Enrico Zanisi al piano, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Roberto Pistolesi alla batteria.
Gegè Telesforo 5et (IT)
Martedì 09 Agosto – 21:30 – Terrazza Borbonica. Punta dello Stendardo | costo 20€ (serata di beneficenza per i bambini di Mondohoro dello Zimbawe)
Gegè Telesforo – voce
Alfonso Deidda – sax, flauto, keys, vocal
Seby Burgio – piano, keys
“Fratello” Joseph Bassi – contrabasso
Dario Panza – batteria
La vittoria per sei anni di fila del Jazzit Award (2010-11-12-13-14-15) come miglior voce maschile corona infatti un periodo importante caratterizzato dall’uscita di “Nu Joy” (Columbia/Sony/GrooveMasterEdition), da un numero incredibile di concerti, la prestigiosa partecipazione del suo quintetto alla rassegna “The Best of Italian Jazz in Shanghai” in occasione dell’Expo Universale, a rappresentare l’arte e la cultura italiana nel mondo in cartellone con Stefano Bollani, Danilo Rea, Paolo Fresu, Roberto Gatto.
Cultore della musica nera, polistrumentista, compositore, ma anche produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, GeGè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”, capace di tenere testa a mostri sacri del jazz come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Ben Sidran, Phil Woods, Mike Mainieri, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Bob Berg.
Come insegnante, tiene regolarmente le sue Master Class di canto e improvvisazione vocale, “Vocal Jazz Concept”, in prestigiose Scuole di Musica, Conservatori, e in Festival del Jazz in Italia e all’Estero. Da Settembre 2012 insegna Jazz e Improvvisazione Vocale presso la Venice Voice Academy di Los Angeles (California-USA).
Rinaldi Luhtala Jazz Project (IT-FIN)
Mercoledì 10 Agosto – 21:30 –Piazza Mazzoccolo
Karri Luhtala – piano
Valeria Rinaldi – voce
Giuseppe Ricciardo – sax
Giuseppe Talone – contrabbasso
Andrea Nunzi – batteria
Collaborazione nata nel 2008 tra la cantante italiana Valeria Rinaldi ed il pianista finlandese Karri Luhtala. Un progetto che risuona di antico e moderno, propone eleganti racconti tratti dalla tradizione finlandese ed italiana. Nel 2012 la KonkurssiRecords di Helsinki pubblica il loro primo album TERRANOVA.